Enciclopedia

congelaménto, sm. Atto, effetto del congelare. 
Si verifica in seguito all'esposizione prolungata di una o più parti del corpo a temperature molto basse, solitamente all'aria o all'acqua fredda. Si produce così una vasocostrizione; il sangue non riesce a circolare e a portare calore nei tessuti. Può capitare che si formino cristalli di ghiaccio nella pelle. Se il congelamento non viene tempestivamente curato sopraggiunge la morte cellulare (necrosi) e si perde la parte colpita. 
Le parti più frequentemente interessate sono le orecchie, il naso, le mani e i piedi. Il congelamento inizia in modo subdolo: il soggetto, infatti, non si accorge della sua insorgenza, perché nella zona colpita diminuisce la sensibilità. In un primo momento la cute e i tessuti sottostanti si presentano ancora morbidi, ma arrossati, e successivamente pallidi, bianchi. Se il congelamento iniziale non viene curato, esso evolve in una forma più grave, man mano che si diffonde agli strati più profondi. Si apprezza rigidità della superficie cutanea, che diventa bianca e cerea, e in seguito anche dei tessuti sottostanti. La cute assume una colorazione a chiazze, tendente al giallo-grigio e infine al grigio-blu. La sensibilità è assente. 
Nella prima fase del congelamento i danni ai tessuti sono limitati e sarà sufficiente scaldare le parti colpite per mezzo di sfregamenti, frizioni, calore del respiro o, nel caso delle dita della mano, tenendole sotto le ascelle. Il soggetto avvertirà formicolio e dolore, ma dovrà continuare nel trattamento, in quanto il dolore è un segno positivo che indica la ripresa della circolazione. Se il congelamento è più profondo bisogna trasportare l'infortunato in un centro ospedaliero. Quando non sia possibile raggiungere un presidio ospedaliero è opportuno fornire un primo soccorso, ma solo se non sussiste il rischio di un nuovo congelamento della parte interessata. Prima di tutto occorre trasportare l'infortunato in ambiente riscaldato, poi bisogna evitare di commettere errori dovuti spesso a tradizioni popolari completamente infondate, come quella di somministrare bevande alcoliche che, provocando vasodilatazione, potrebbero determinare una pericolosa dispersione di calore corporeo. Si deve evitare anche di applicare della neve e di sfregare la zona colpita da congelamento in fase avanzata. Non si devono né schiacciare, né colpire le parti congelate e non si deve permettere al soggetto di camminare, se i piedi sono coinvolti nel processo di congelamento. Occorre invece procedere al riscaldamento delle zone colpite tramite l'impiego di acqua moderatamente calda, e poi alla conservazione del calore così ottenuto. Si deve preparare un contenitore abbastanza grande perché la parte colpita possa esservi immersa senza toccare il fondo o i lati; in un secondo contenitore scaldare una quantità sufficiente di acqua fino alla temperatura di 37°-40°C. Versare l'acqua nel primo contenitore, nel quale verrà immersa la parte congelata, liberata da indumenti, gioielli ecc. Quando l'acqua si sarà raffreddata, estrarre l'arto e aggiungere acqua calda. Ripetere le immersioni dell'arto colpito, fino a completarne il riscaldamento. È un buon segno che l'infortunato avverta dolore, anche molto intenso, durante questo trattamento, poiché significa che il circolo riprende il normale funzionamento. Durante le immersioni la parte lesa non deve toccare il contenitore, né deve subire compressioni da parte del soccorritore. Terminata la fase di riscaldamento della zona colpita, si dovrà provvedere a conservare il calore corporeo: si asciugherà con delicatezza la parte, (se sono interessate le dita si infileranno tra esse dei tamponi di garza) e si avvolgerà tutto il corpo dell'infortunato, a eccezione del viso, in coperte, possibilmente sollevate intorno alla zona colpita, affinché non tocchino le parti lese. A questo punto non resta che trasportare l'infortunato al più vicino centro ospedaliero, avendo cura di mantenere l'arto colpito leggermente sollevato. 


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)
Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it (attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)