Enciclopedia
Gengis Khan (1155 o 1167-1227) Condottiero mongolo il cui vero nome era Temucin. Fondò l'impero mongolo. Figlio di un capo tribù di nomadi della Mongolia orientale. Si unì al clan Kerait ma grazie alla sua crudeltà e astuzia, riuscì a imporre la sua dominazione su tutte le tribù mongole, arrivando a farsi riconoscere capo supremo con il nome di Gengis Khan, dall'assemblea dei khan. Cominciò quindi l'espansione mongola, basata su un'esercito razziatore e invincibile in battaglia. Sconfisse i tartari (1206). Dominò le popolazioni del regno Hsi-Hsia, quelle buriate e kirghise; conquistò la Cina nel 1211 e Pechino nel 1215 dopo un lungo assedio. Si spinse fino al Dnepr per assogettare la Russia; affrontò l'impero turco, esteso dalla Persia all'Afghanistan (1218-1225). Il suo esercito, guidato dai suoi luogotenenti Sübötei e Gebe, riuscì a sconfiggere il principe di Kiev e quelli ucraini. Nel 1225 tornò in Mongolia dove dovette combattere contro l'esercito del regno Hsi-Hsia unito a quelli di Tibet, Cina e Turchia che riuscì a sconfiggere, ma ferito, morì nella provincia di Kansu, lasciando un impero che fu poi diviso fra i suoi figli. Conquistatore leggendario, viene ricordato per la sua ferocia e crudeltà.
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