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Labriòla, Artùro (Napoli 1873-1959) Politico ed economista. Aderente dal 1895 al Partito socialista, si dedicò alla diffusione del marxismo in Italia e all'organizzazione del sindacalismo rivoluzionario. Uscito dal Partito socialista nel 1907, si dichiarò interventista in occasione dell'impegno bellico (1915). Fu ministro del lavoro nel gabinetto Giolitti (1920-1921). Ostile al fascismo, fu costretto all'esilio in Francia e Belgio fino al 1937. Alla fine della guerra partecipò alla Costituente e fu membro del senato dal 1948. Tra gli scritti, Le dottrine economiche di Quesnay (1897), La teoria del valore di Karl Marx (1899), Il capitalismo (1910), Le due politiche: fascismo e riformismo (1923), La dittatura della borghesia (1924). 


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