Enciclopedia

Lùcca Città della Toscana nordoccidentale, capoluogo di provincia (comune di 1.773 km2, 86.100 ab., CAP 55100, TEL. 0583). È situata in una pianura all'imbocco della Garfagnana. È un importante mercato agricolo (uva, olive, cereali, tabacco, frutta) e del bestiame. Sono presenti industrie meccaniche, alimentari, del tabacco, tessili, del legno, della carta e chimiche. Fu fondata dai liguri, in seguito occupata dagli etruschi (V sec. a. C.), per divenire prima colonia romana (180 a. C.) e poi municipio di Roma (89 a. C.). Fu capitale del ducato longobardo della Tuscia (VI sec.), di una contea franca (VIII sec.) e infine del marchesato di Toscana (IX e X sec.). Divenuta comune nel sec. XI, ebbe il suo periodo di massimo splendore nel XII e XIII sec., soprattutto per la produzione e la lavorazione di seta e lana. Nel 1197 aderì alla lega guelfa. Da sempre nemica di Pisa, a causa del suo tentativo di espansione economica, si rimise in lotta con la città avversaria (guerre per il controllo della Garfagnana e della Versilia del XIII sec.) e ne fu sconfitta nel 1314. Si liberò nel 1320 sotto la guida di C. Castracani. Colpita più volte dalla peste e indebolita da un'altra occupazione pisana e dai tributi, decadde definitivamente nel 1799, anno in cui fu occupata da Napoleone. Nel 1815 fu data alla duchessa Maria Luigia di Borbone e nel 1847 Carlo Ludovico la cedette al granducato di Toscana. Nel 1860 fu annessa al regno d'Italia. La parte antica della città è racchiusa in una cinta muraria di circa 4 km (1504-1645). Tra i numerosi importanti monumenti, vi sono il duomo di San Martino (San Frediano, VI sec.), ricostruito nell'XI sec., le chiese di San Michele in Foro (XII-XIV sec.), San Frediano (112-147), San Cristoforo (XIII sec.); palazzo e villa Guinigi (XIV-XV sec.) e palazzo Pretorio (XV-XVI sec.). È sede di una pinacoteca Nazionale e di un museo civico. 
Provicia di Lucca 
(1.775 km2, 380.000 ab.) È compresa tra il mare e l'Appennino Tosco-Emiliano. Il territorio è per circa il 70% montuoso (Alpi Apuane, nella parte centrale), con le piane di Lucca e della Versilia a sud e a ovest ed è attraversato dal fiume Serchio. Sono coltivati uva, olive, ortaggi e cereali. Sono presenti allevamenti bovini. Oltre all'estrazione e la lavorazione del marmo dalle Alpi Apuane, vi sono industrie della carta, del legno, alimentari, tessili, del tabacco, siderurgiche, chimiche e dei mobili. I centri principali sono Camaiore, Capannori, Forte dei Marmi, Massarosa, Pietrasanta, Serravezza, Viareggio. Rinomate le stazioni balneari della Versilia. 


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)
Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it (attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)