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Papua Nuòva Guinèa Stato insulare dell'oceano Pacifico, che occupa la parte orientale dell'isola di Nuova Guinea; confina a ovest con la provincia Indonesiana di Irian Jaya. Comprende inoltre le isole dell'Ammiragliato, l'arcipelago di Bismarck, le Salomone settentrionali, le isole D'Entrecasteaux, l'arcipelago della Louisiade e le isole Trobriand. 
Il territorio è prevalentemente montuoso ed è attraversato da sud-ovest a nord-est da un'imponente successione di catene montuose (Catena Centrale, monti Bismarck, monti Owen Stanley) che comprendono molte cime che superano i 4.000 m (Sukarno, 5.029 m; Daam, 4.922 m; Trikora, 4.750 m); più a nord, separate da profonde valli, si collocano rilievi di minore elevazione, paralleli alla costa. 
La parte meridionale è occupata da ampi altopiani calcarei e da una vastissima pianura alluvionale, coperta di foreste e percorsa da vari corsi d'acqua. 
I fiumi principali sono, a nord delle catene montuose, il Sepik e il Ramu, a sud il Fly, il Kikori e il Purari; molto ricchi d'acqua per le abbondanti piogge, sono navigabili per lunghi tratti e rappresentano spesso le sole vie di comunicazione verso l'interno. 
Il clima è tropicale, con piogge molto copiose, che favoriscono una densissima vegetazione forestale. 
La popolazione si concentra prevalentemente sulla costa, dove sorgono le pochissime città di qualche rilievo, come Port Moresby, la capitale, sulla costa meridionale, Lae e Madang su quella orientale. 
Il paese, nonostante un ricco patrimonio minerario e notevoli potenzialità idroelettriche e forestali, rimane largamente dipendente dagli investimenti esteri, specie dall'Australia, e dalla presenza di numerosissime società straniere. 
Ben il 71% della popolazione attiva è occupata nell'agricoltura, prettamente orientata a coltivazioni per uso locale; si coltivano cereali (riso, mais, sorgo) patate dolci, manioca e banane, mentre le colture commerciali, relativamente poco praticate, annoverano caffè, cacao, cocco, caucciù, arachidi e tè. 
Le risorse forestali sono ingentissime, ma poco sfruttate. 
Modesto l'allevamento, limitato ai suini. Registra invece un discreto incremento la pesca. 
Rilevanti sono le ricchezze minerarie: rame, oro, argento, platino e petrolio. 
Le industrie sono quasi esclusivamente dedite alla lavorazione dei prodotti locali: produzione di olio di palma, complessi alimentari, tessili, cartiere, manifatture di tabacchi, lavorazione del legno e produzione di materiali da costruzione. 
STORIA L'isola viene scoperta nel XVI sec. dai portoghesi. Nel 1828 gli olandesi occupano la parte occidentale della Nuova Guinea. Nel 1884 la Germania stabilisce un protettorato nel nord-est, mentre la Gran Bretagna annette il sud-est, che cede (1906) all'Australia. Nel 1921 la zona tedesca è affidata, con mandato della Società delle Nazioni, all'Australia. Alla fine della seconda guerra mondiale questa tutela è confermata dall'ONU. Nel 1969 la Nuova Guinea olandese viene definitivamente unita all'Indonesia. Nel 1975 la parte orientale ottiene l'indipendenza con il nome di Papua Nuova Guinea, stato membro del Commonwealth. 
Abitanti-4.070.000 
Superficie-461.691 km2 
Densità-8,8 ab./km2 
Capitale-Port Moresby 
Governo-Stato indipendente nell'ambito del Commonwealth 
Moneta-Kina 
Lingua-Inglese, pidgin-english, idiomi papuani 
Religione-Protestante, cattolica, minoranze animiste 


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