Enciclopedia
Pratolìni, Vàsco (Firenze 1913-Roma 1991) Scrittore. Nato da famiglia operaia, non completò gli studi regolari, ma studiò da autodidatta. In gioventù svolse vari mestieri. Nel 1938 divenne redattore della rivista Campo di Marte. Nel 1939 si trasferì a Roma. Partecipò alla lotta partigiana. Nel 1945 si stabilì a Napoli, dove fu insegnante all'istituto statale d'arte. Nel 1951, quando ormai aveva raggiunto la notorietà come romanziere, ritornò a Roma. Esponente del neorealismo, ritrasse nei suoi romanzi la vita fiorentina dall'inizio del secolo. Fra le sue opere Il quartiere (1943), Cronaca famigliare (1947), Cronache di poveri amanti (1947), Un eroe del nostro tempo (1949), Le ragazze di San Frediano (1951), Metello (1955), Lo scialo (1960), La costanza della ragione (1963), Allegoria e derisione (1966), Il mannello di Natascia (1985). Pratolini è una sorta di cronista appassionato della vita del proletariato cittadino; il suo limite è l'angustia dello spazio nel quale vivono i suoi libri e i suoi personaggi.
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