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San Càrlo ai Catinàri, chièsa di Il nome di questa chiesa deriva dal fatto che nel 1620 la congregazione milanese che aveva sede a Roma volle onorare la memoria di Carlo Borromeo, mentre il termine Catinari è dovuto ai fabbricanti di catini che si trovavano nella zona. La facciata austera e maestosa fu completata nel 1638 ed è opera dell'architetto Soria. All'interno, la chiesa presenta una pianta a croce greca sormontata da una cupola e dal soffitto a cassettoni. I pregevoli affreschi che la ornano, ispirati alla vita del santo, sono opere di pittori famosi che collaborarono anche ai lavori di un'altra chiesa di Roma, Sant'Andrea della Valle. Vi si trovano infatti le Virtù cardinali raffigurate da Domenichino, L'apoteosi di San Carlo Borromeo (Lanfranco) e la Processione di San Carlo Borromeo per la cessazione della peste a Milano (Paolo da Cortona). La cappella di Santa Cecilia, della fine del XVII sec., presenta uno stile che richiama il rococò per la gestione della prospettiva e del movimento delle linee. Vale la pena visitare la sacrestia, per ammirare il pregevole crocefisso in marmo, vetro e madreperla, opera di Algardi, scultore del XVII sec. 


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