Enciclopedia
Tièpolo, Giambattìsta (Venezia 1696-Madrid 1770) Pittore. Influenzato sia dal Piazzetta che dal Veronese (esponente di spicco della pittura veneziana del Cinquecento), riuscì a elevare l'affresco ai massimi splendori della tradizione italiana. Lavorò a Udine (palazzo Arcivescovile), a Milano (palazzo Clerici, palazzo Dugnani, palazzo Archinto), Venezia (palazzo Labia), Bergamo (cappella Colleoni). Ritrasse con maestria gli eventi del suo tempo riportandoli su affreschi (i più famosi dei quali sono quelli della decorazione del palazzo Arcivescovile di Udine realizzata dal 1726 al 1728, il ciclo con Storie di Antonio e Cleopatra del 1747-1750 creato nel palazzo Labia a Venezia, mentre a Bergamo rimangono gli affreschi della cappella Colleoni del 1732-1733, la decorazione della residenza di Würzburg del vescovo Carl Philipp von Greiffenklau realizzata dal 1751 al 1753). Inoltre realizzò numerosissimi altri affreschi a Milano (palazzo Archinto, distrutti nel 1943), a Venezia (Miracolo della santa casa di Loreto, chiesa degli Scalzi, distrutto nel 1915; decorazione di Ca' Rezzonico), a Montecchio Maggiore (1743, affreschi di villa Cordellina), a Udine (oratorio della Purità), a Stra (villa Nazionale), a Madrid (1762-1766, decorazione del palazzo Reale), e le tele Madonna con le sante Caterina, Rosa e Agnese (1740, Venezia, chiesa di Santa Maria dei Gesuiti), il Ratto di Europa, Le tentazioni di Sant'Antonio e Venere allo specchio, e i ritratti Antonio Riccobono (Rovigo, Accademia dei Concordi), il Procuratore (Venezia, Pinacoteca Querini Stampalia), il Giovane con pappagallo (Oxford, Ashmolean Museum), il Giovane con mandolino (Detroit, Institute of arts). Sono anche da ricordare le raffinate acqueforti (Capricci e Scherzi), bozzetti e disegni vari.
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