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Congo (stato) Repubblica dell'Africa centrale confina a nord con il Camerun e la repubblica Centrafricana, a est e a sud con lo Zaire, a sud-ovest con l'Angola e per un tratto costiero si affaccia sull'oceano Atlantico, a ovest infine confina con il Gabon. 
Si distinguono morfologicamente tre regioni naturali: una fascia costiera bassa e sabbiosa, una serie di rilievi a pieghe parallele (a cui appartiene il massiccio delle Chaillu, 1.500 m) e gli altopiani, che separano i bacini dell'Ogooué (1.200 km) e del Congo. 
Il clima è tipicamente equatoriale con inverni miti e umidi ed estati calde e secche. 
I corsi d'acqua sono in piccola parte tributari dell'Atlantico; tra questi il più importante il Kouilou (700 km), mentre il resto del paese è interessato dal bacino del Congo (con i suoi affluenti diretti Sangha e Alima e soprattutto Oubangui). Il Congo traccia il confine orientale per circa 750 km. 
I due centri principali sono Brazzaville (500.000 ab.) e Pointe-Noire (230.000 ab.), collegati da una linea ferroviaria di 513 km. 
Il paese nel complesso è poco popolato e i centri abitati sono dislocati lungo il fiume Congo o sulla costa atlantica. 
L'agricoltura occupa la maggioranza della popolazione, pur riguardando una parte esigua del territorio. Si tratta spesso di coltivazioni fondate su tecniche arcaiche, che a stento garantiscono la sopravvivenza della popolazione. 
Accanto a queste non mancano però piantagioni sfruttate con metodi razionali. 
Per il consumo interno si coltivano manioca e cereali, patate e banane. Di ben maggiore rilevanza economica sono invece i prodotti coltivati nelle piantagioni modernamente attrezzate e dall'elevata produttività, che coltivano palma da olio, arachidi e sesamo, canna da zucchero, caffè, cotone e tabacco. 
La foresta rimane tuttavia la risorsa più rilevante, nonostante l'insufficienza delle vie di comunicazione ne impedisca un più adeguato sfruttamento. Se ne ricavano legnami pregiati (mogano ed ebano) destinati all'esportazione o a una crescente industria di trasformazione. 
Pressoché irrilevanti l'allevamento e la pesca. 
In via di crescita l'attività estrattiva che produce rame, zinco, stagno e piombo, tuttavia in quantità modeste. 
Più rilevanti invece sono i giacimenti di petrolio e di gas naturale. 
Benché non ancora sfruttato, è notevole il potenziale idroelettrico in grado di garantire l'autonomia energetica. 
Le industrie sono prevalentemente operanti nel settore alimentare e della lavorazione del legno; attive anche numerose manifatture di tabacchi, birrifici, cementifici, cotonifici. 
STORIA Tra il XV e il XVIII sec. si sviluppano due monarchie, nel nord (makoko) e nel sud (loango). La foresta è occupata dai pigmei (binga). Nel 1875 il francese Savorgnan de Brazza esplora la regione. Nel 1910 la colonia del Medio Congo, creata nel quadro del Congo francese (1891), viene integrata nell'Africa Equatoriale Francese (Brazzaville). Tra il 1926 e il 1942, un movimento sincretista, il matswanismo, guidato da André Matswa (morto nel 1942), provoca disordini. Nel 1944, a Brazzaville, dove il governatore generale Félix Eboué ha scelto la Francia libera dal 1940, il generale de Gaulle getta le basi dell'Unione francese. Nel 1946 il Congo diventa territorio d'oltremare. Nel 1956 l'abate Fulbert Yolou crea l'Unione di Difesa Democratica degli Interessi Africani (UDDIA). 
Il Congo diventa repubblica autonoma nel 1958. L'anno dopo Youlou viene eletto presidente. Nel 1960 il Congo-Brazzaville è indipendente. Nel 1963 Youlou è allontanato dal potere da Alphonse Massamba-Débat, che avvia il paese verso il socialismo. Tra il 1969 e il 1977, guidato da Marien Ngouabi, il paese diventa la Repubblica popolare del Congo e rinforza i propri legami con la Cina e i paese del Patto di Varsavia. Nel 1977 Ngouabi viene assassinato. Due anni dopo diventa presidente della repubblica Denis Sassou Nguesso. 
A partire dal 1990 viene avviato un processo di democratizzazione (ritorno al multipartitismo, abbandono dei riferimenti al marxismo). Una nuova costituzione viene promulgata nel 1992 con un referendum. Pascal Lissouba, uno dei leader dell'opposizione democratica, viene eletto alla guida dello stato ma deve rapidamente fare fronte a una grave crisi politica. Nel 1995 un tentativo di riconciliazione nazionale fallisce. Nell'ottobre 1997 le forze di Sassou-Nguesso occupano la capitale e Sassou-Nguesso diventa presidente 
Abitanti-2.590.000 
Superficie-342.000 km2 
Densità-7,5 ab./km2 
Capitale-Brazzaville 
Governo-Repubblica semipresidenziale 
Moneta-Franco CFA 
Lingua-Francese, in uso dialetti del gruppo bantu 
Religione-Cattolica, protestante e altre conf. cristiane 


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