Enciclopedia

Amphitruo Commedia di T. M. Plauto (190 a. C.). Si tratta di una delle 21 commedie pervenuteci integre e attribuitegli con sicurezza già da Marco Terenzio Varrone (116 a. C.-27 a. C.). È l'unica opera di Plauto con un soggetto di carattere mitologico. Giove arriva a Tebe per conquistare la bella Alcmena di cui si è invaghito. Il dio impersona Anfitrione, il marito della bella. Aiutato da Mercurio, che impersona Sosia, servo di Anfitrione, Giove approfitta dell'assenza di Anfitrione per entrare nel letto dell'ignara Alcmena. Ecco che all'improvviso tornano a casa i due personaggi dei quali gli dei hanno assunto le sembianze. Dopo una spassosa serie di equivoci, Anfitrione si calma, onorato di aver avuto un dio per rivale. Il tema è stato rielaborato, tra gli altri, anche da Molière (Amphithryon, 1667). 


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