Enciclopedia

Murat, Gioacchìno (La Bastide-Fortunière 1767-Pizzo Calabro 1815) Re di Napoli, fu aiutante di campo di Napoleone, dopo aver sposato Carolina Bonaparte. Eletto re della città partenopea (1808), proseguì l'opera di riforma iniziata da Giuseppe Bonaparte. In qualità di comandante della cavalleria nella campagna di Russia (1812), mirò a un accordo con l'Austria per preservare il regno napoletano (1814), ma, lasciato solo dai nuovi alleati, imbracciò di nuovo le armi contro il nemico d'oltralpe e, dopo una spedizione nell'alta Italia durante i cento giorni, pubblicò il proclama di Rimini (1815), con il quale invitava gli italiani a battersi per la propria indipendenza. Venne sconfitto a Carpi e a Tolentino, scappò in Corsica, ove cercò di riorganizzare la sua conquista del trono di Napoli, ma, dopo lo sbarco a Pizzo Calabro, venne catturato e fucilato dalle milizie borboniche. 


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