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Nigeria Repubblica del'Africa centrooccidentale, confina col Niger e il Ciad a nord, col Benin a ovest e il Camerun a est, mentre a sud si affaccia sul Golfo di Guinea. 
Il territorio è caratterizzato dalla presenza di un grande altopiano, raramente superiore ai 1.000 m, che digrada a nord-est verso il lago Ciad e a ovest e a sud verso la valle del Niger e del suo affluente, il Benue. 
La parte meridionale è pianeggiante, orlata da una costa bassa, spesso paludosa, specialmente in corrispondenza del delta del Niger. 
Il massimo rilievo si trova nelle dorsali orientali che il Benue separa dal tavolato centrale, il monte Gotel, 2.042 m, nei monti Shebshi. 
Oltre ai fiumi Niger e Benue, l'idrografia comprende il fiume Komadugu, tributario del lago Ciad e brevi corsi d'acqua tributari dell'oceano Atlantico. 
Il clima è caldo-umido sulla costa, e man mano più secco verso l'interno. 
La capitale è Abuja. Le altre città principali sono Lagos, metropoli dall'aspetto occidentale, Ibadan, Ogbomosho, Kano, Abeokuta, Jlorin, Oshogbo. 
L'agricoltura ripropone la tipica dualità africana tra coltivazioni di sostentamento, destinate a coprire a malapena il fabbisogno locale, e l'agricoltura commerciale, che nel caso della Nigeria presenta le condizioni per un notevole sviluppo. 
La prima produce soprattutto sorgo, miglio, mais, riso, patate e manioca. La seconda viene ora sostenuta dal governo mediante i Commodity Boards, organismi di promozione e controllo; si producono cacao, caffè, tè, arachidi e altre oleaginose, cotone, derivati dalla palma da olio e da cocco e caucciù. 
Coltivazioni minori, ma pur sempre di qualche rilevanza, sono quelle del caffè, della soia, del sesamo, della canna da zucchero, della palma da cocco, del tabacco, delle banane. 
Ricco è il patrimonio forestale, da cui si ricavano essenze pregiate come il mogano, l'obeche e l'abura. 
Anche l'allevamento costituisce una notevole fonte di ricchezza, nonostante la scarsa applicazione di tecniche razionali; si allevano in particolare caprini, ma anche ovini e bovini. 
La pesca riveste un ruolo minore, nonostante la pescosità delle acque territoriali, per l'arretratezza della flotta e la mancanza di strutture a terra. 
Le risorse minerarie, e in particolare il petrolio, costituiscono una grande ricchezza per il paese. In particolare, il petrolio che vi si estrae è di altissima qualità e la sua produzione ha rappresentato un importante fattore trainante dell'economia negli ultimi decenni; notevole è anche l'estrazione di gas naturale; rilevante è l'estrazione di columbite (da cui si ricava il niobio, metallo raro utilizzato per leghe speciali) e inoltre di stagno, piombo e zinco. 
Importante è l'industria tessile, specie la cotoniera che annovera diversi stabilimenti e lavora materia prima nazionale. 
Altre attività industriali sono: la manifattura di tabacchi, gli oleifici, le fabbriche dei succhi di frutta, birrifici, i complessi per la lavorazione del legno, i calzaturifici, le fabbriche di pneumatici. 
La rapida urbanizzazione ha determinato una forte crescita nella richiesta di cemento e di materiale per l'edilizia in genere. 
Poco rappresentata è l'industria metalmeccanica, che si limita a stabilimenti per l'assemblaggio di autoveicoli. 
STORIA Dal 900 a. C. al 200 d. C. si sviluppa la civiltà Nok, che si diffonde verso Ife e il Bénin. Tra il VII e l'XI sec. gli haoussa si insediano nel nord, gli yoruba nel sud-ovest. Tra l'XI e XVI sec. si organizzano nel nord alcuni regni, presto islamizzati. I più brillanti sono quelli di Kanem (al suo apogeo nel XIV sec.) e quindi di Kanem-Bornou (XVI sec.). Nel sud, Ife costituisce il centro religioso e culturale comune del regno di Oyo e di quello del Benin, che entra in relazione con i portoghesi nel 1486. 
Nel 1553 l'Inghilterra elimina il Portogallo (distruzione di vascelli portoghesi) assicurandosi in tal modo il monopolio sulla tratta degli schiavi. Tra il XVII sec. e l'inizio del XIX i peul musulmani intervengono nel nord e costituiscono un impero attorno a Sokoto. Nel 1851 gli inglesi occupano Lagos. Nel 1879 la creazione dell'United African Compay, che diviene presto la Royal Niger Company, consente alla Gran Bretagna di avere il sopravvento sulle società straniere e di garantirsi penetrazione e amministrazione di territori sempre più estesi. 
Nel 1900 la Nigeria passa sotto la giurisdizione del Colonial Office. Nel 1914 vengono creati la colonia e il protettorato della Nigeria, inglobando il nord e il sud del paese e successivamente una parte del Camerun. Nel 1951 la colonia viene dotata di un governo rappresentativo. Nel 1954 viene promulgata una costituzione federale. Nel 1960 la Nigeria ottiene l'indipendenza. 
Tre anni più tardi la Nigeria adotta una costituzione repubblicana e sceglie di restare nel Commonwealth. Nel 1966 un colpo di stato pone al potere un ibo, il generale Ironsi, che viene assassinato qualche mese più tardi. Sorgono quindi moti razziali sanguinosi contro gli ibo. Nel 1967-1970 la secessione della regione del sud-est, nella quale gli ibo sono maggioritari, da inizio alla guerra del Biafra. 
La repubblica del Biafra capitola nel gennaio 1970. Da allora, con la sola eccezione di un breve periodo di ritorno alla democrazia (1979-1983), si succedono vari colpi di stato militari. A partire dal 1985 guida il paese il generale Babangida. Nel 1993 viene sospeso il processo di transizione, avviato nel 1989, che avrebbe dovuto terminare con il trasferimento del potere ai civili. Dopo le dimissioni di Babangida, prende il potere il generale Sani Abacha, che deve far fronte a un'opposizione molto forte. Nel 1995, dopo l'esecuzione di numerosi oppositori, la Nigeria, condannata dalla comunità internazionale, viene sospesa dal Commonwealth. Nel giugno del 1998 muore Abacha, sostituito dal generale A. Abubakar. 
Abitanti-111.700.000 
Superficie-923.768 km2 
Densità-120,9 ab./km2 
Capitale-Abuja 
Governo-Regime militare 
Moneta-Naira 
Lingua-Inglese, creolo-inglese e dialetti locali 
Religione Cristiana, musulmana e animista 


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