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Scanderbeg (Kruja 1403-Alessio 1468) Patriota albanese, figlio di Giovanni Castriota, nobile signore albanese. In occasione dell'occupazione ottomana dell'Albania, venne deportato ad Adrianopoli, dove si convertì all'islam (1415); assunse il nome di Alessandro e, con il titolo di bey, guidò l'esercito del sultano contro serbi, ungheresi e veneziani. Dopo la sconfitta di Nis (1443), tornò in patria e, riconvertitosi al cristianesimo, comandò la resistenza contro i turchi dalla sua fortezza di Kruja. Con il trattato di Alessio, venne riconosciuto dai veneziani capitano dell'Albania (1448). Si alleò al re di Napoli Ferdinando I d'Aragona, tanto da sollevare i sospetti e l'ostilità dei veneziani che temevano che il Basso Adriatico potesse cadere in mano agli aragonesi. L'aiuto fornito da alcuni sovrani europei e da papa Pio II non si materializzò mai fino in fondo in una vera e propria spedizione militare e, nel momento in cui il sultano Maometto II scatenò l'offensiva, riuscì a opporglisi, ma morì poco dopo. 


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