Enciclopedia

astrattìsmo, sm. Movimento artistico che vuole esprimere, attraverso una ricerca di nuove combinazioni di linee, forme e colori, la percezione dell'artista; è completamente slegato da una riproduzione di tipo oggettivo della realtà. Sorse nel 1910 dagli studi di F. Kupka e W. Kandinskij (Lo spirituale nell'arte, 1912), partendo dalle esperienze del cubismo. Attraverso lo studio della psicologia e delle emozioni, giunge alla definizione di un linguaggio basato sulla funzione espressiva del colore, sul ritmo prodotto da forme pure. La ricerca teorica si sviluppa nel gruppo di pittori Der blaue Reiter (1911) e nella scuola del Bauhaus. Tra gli esponenti più significativi vi furono P. Mondrian, C. Malevic, T. Van Doesburg, P. Klee e F. Léger. Diffusosi in tutti i paesi, è stato il punto di partenza di molte correnti d'avanguardia, con notevole influsso sull'architettura; la sua evoluzione portò al concretismo astratto di R. Birolli ed E. Vedova, dal nuclearismo di F. Depero e, dopo la seconda guerra mondiale, all'action painting di J. Pollock, fino a influenzare il surrealismo astratto di Gorky e le opere di A. Burri e A. Tápies. 


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