Enciclopedia
Tintorétto (Venezia 1518-1594) Pseudonimo del pittore Jacopo Robusti, derivato dalla professione del padre (tintore di panni). Studiò attentamente le opere che i maestri toscani avevano realizzato a Venezia e con una personalissima interpretazione riunì la tradizione estetica presente in Emilia, Toscana e Roma al movimento veneto, permeandola della sua drammatica e spettacolare visione religiosa. Le sue storie (teleri) del Vecchio e Nuovo Testamento realizzate in un arco di circa venti anni dal 1564 al 1581 per la Scuola grande di San Rocco a Venezia, nella quale sono tuttora custodite, rappresentano uno dei più straordinari racconti pittorici dell'arte cristiana, paragonabile alla cappella Sistina in Vaticano o alla cappella Brancacci di Firenze. I dipinti più significativi di queste storie, considerati i capolavori del Tintoretto, sono: San Rocco in gloria, la Salita al Calvario, l'Incoronazione di spine, Cristo davanti a Pilato, la Crocifissione, Storie dell'Antico e del Nuovo Testamento, Storie dell'infanzia di Cristo, Storie della vita della Vergine, Maria Maddalena, Maria Egiziaca. Tra le altre sue opere sono da ricordare l'Ultima Cena (1547, Venezia, Scuola di San Rocco), Miracolo dello schiavo liberato (1547-1548, Venezia, Galleria dell'Accademia), il Salvataggio del saraceno e il Trafugamento del corpo di San Marco (Venezia, Galleria dell'Accademia), il Ritrovamento del corpo di San Marco (Milano, Pinacoteca di Brera), Nozze di Cana (Venezia, chiesa della Salute), Lavanda dei piedi (Londra, National Gallery), Sant'Agostino risana gli sciancati (Vicenza, Museo Civico), Storie della Genesi (Venezia, Galleria dell'Accademia), Susanna (Vienna, Kunsthistorisches Museum), San Giorgio e il drago (Londra, National Gallery), Adorazione del vitello d'oro e Giudizio finale per il presbiterio della chiesa della Madonna dell'Orto, i Fasti gonzagheschi (otto dipinti per la corte di Mantova, ora nella Alte Pinakothek di Monaco), Raccolta della Manna, Ultima cena e Deposizione di Cristo nel sepolcro per il presbiterio della chiesa di San Giorgio Maggiore a Venezia. Sono, inoltre, da segnalare i ritratti: Alvise Cornaro e Vincenzo Zeno (Firenze, palazzo Pitti), Dama in nero (Dresda, pinacoteca), Gentiluomo dalla catena d'oro (1556-1560, Madrid, Museo del Prado) e i Ritratti della famiglia Soranzo (1550, Milano, castello Sforzesco). Tintoretto fu uno dei principali artisti del secondo Cinquecento. Lo sfruttamento teatrale della luce e il dinamismo dei suoi lavori avrebbero influenzato il successivo stile barocco.
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