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Trièste Città (231.000 ab., CAP 34100, TEL. 040) del Friuli-Venezia Giulia, capoluogo di regione e della provincia omonima. Con un'estensione di 84,46 km2 è situata sulla costa orientale del golfo, affacciata sul mar Adriatico in prossimità del confine italo-sloveno. La sua posizione ne fa il porto più settentrionale dell'Adriatico, una via di accesso ai traffici per l'Austria e un centro di scambi commerciali di rilievo. Ha numerose industrie cantieristiche navali, chimiche, farmaceutiche, meccaniche, siderurgiche, tessili, della carta, petrolchimiche, del tabacco. Il centro storico presenta una parte più antica situata sul colle di San Giusto, che forma un promontorio che delimita il porto Vecchio con la stazione marittima. Vi si ammirano, oltre ai resti romani, la basilica romanica di San Giusto e il castello del Trecento. Molto visitato è il castello di Miramare, una volta residenza dell'arciduca Massimiliano d'Austria e oggi museo. La città ha origini antiche che risalgono agli insediamenti di carnii e veneti; divenuta colonia romana con Augusto nel I sec. a. C. (Tergeste), passò con la decadenza romana ai goti e ai bizantini (539), subì le incursioni di ostrogoti e longobardi, ritornò sotto il dominio bizantino e poi venne conquistata da Carlo Magno. Feudo dei vescovi conti che la ottennero da Lotario II nel 948, divenne comune nel 1060 e passò a Venezia dal 1202 al 1382. In tale data divenne possedimento degli Asburgo fino al 1918, quando venne annessa all'Italia. Dal 1943 al 1945 fu teatro dell'occupazione tedesca prima e di quella iugoslava poi, fino all'arrivo delle truppe angloamericane. In base al trattato di pace del 1947 si istituì il Territorio libero di Trieste, esteso per 718 km2. Non essendo stato nominato un governatore rappresentante l'ONU, come era stato previsto, si divise il territorio in due parti: la A comprendente Trieste e amministrata dagli angloamericani, la B, con Capodistria e Pirano, amministrata dagli iugoslavi. A seguito degli accordi di Londra il 26 ottobre 1954 la zona A venne provvisoriamente assegnata all'amministrazione italiana e le linee di demarcazione vennero ritoccate a favore della Iugoslavia. L'accordo di Osimo del 10 novembre 1975 sancì il passaggio definitivo della zona A all'Italia e della B alla Iugoslavia. 
Provincia di Trieste 
La provincia di Trieste (262.000 ab., 1.236 ab./km2) si estende per 212 km2 con una stretta fascia costiera compresa tra il fiume Timavo e il vallone di Muggia e confina con la Slovenia. All'interno termina con i primi rilievi del Carso. Sono praticate la coltivazione di viti e prodotti ortofrutticoli e la pesca. Le industrie sono prevalentemente quelle del capoluogo. È sviluppato il turismo balneare. 
Golfo di Trieste 
Insenatura del mare Adriatico che si apre tra la laguna di Grado e la punta Salvore. 


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