Punti di interesse turistico della regione Lazio
Categoria | POI |
Titolo | Church of Santa Maria della Pace, Ronciglione |
Indirizzo | 01037 Lazio Viterbo principe di Piemonte piazza |
Plus codes | 8FJJ76P9+FJ |
Periodo | 1580-1600 |
Descrizione | Nel 1573 il depositario della Comunità di Ronciglione, ser Defende, uno dei fautori più attivi dell’impulso architettonico del paese nel corso del XVI secolo, beneficò con diversi lasciti la chiesa di Santa Maria della Pace, la cui costruzione, tuttavia, in quell’anno, non risulta ancora avviata. Risale al 1577 il primo atto ufficiale nel quale si menziona espressamente una comunità agostiniana a Ronciglione, che si era stabilita in un’abitazione nei pressi della futura chiesa della Madonna della Pace. Tra la fine degli anni Settanta e il 1586 sono documentati i lavori per accogliere i monaci nell’erigendo complesso conventuale assegnato loro dal cardinale Alessandro Farnese junior. Mentre nel 1586 sono documentate offerte per le erigende cappelle della chiesa, tra cui quella del Rosario. Un anno dopo, nel 1587, viene pagato dai santesi della chiesa il muratore Francesco Ferrari. Altri documenti testimoniano l’attività nella fabbrica, nei medesimi anni, anche di un tale muratore Filippo, per la costruzione di quattro cappelle. Nella seconda metà del nono decennio del secolo, quanto continuavano a giungere lasciti destinati alla cappella del Rosario da parte di cittadini ronciglionesi, la fabbrica doveva essere pressoché conclusa. La facciata della chiesa annessa al convento, ricostruita in stile, alla metà del Novecento, è stata attribuita al Vignola o Giovanni Battista Soria (1581-1651) (S.E. Anselmi 2008, p. 73). Accettando quest’ultima ipotesi si dovrebbe tuttavia spostare la sua datazione in avanti di circa due decenni, rispetto ai documentati lavori di edificazione della chiesa. Il prospetto mostra scarsa articolazione per il debole aggetto delle lesene corinzie dell’ordine inferiore, che non riescono a conferirgli articolazione chiaroscurale e dinamica. L’interno è a navata unica con tetto a capriate e cappelle laterali. Intorno al 1618 fu aggiunto l’altare maggiore in stucco e successivamente fu realizzata. Oltre a numerose pitture e affreschi, che coprono un arco temporale che va dal XV al XVIII secolo, in parte provenienti dalla distrutta chiesa di Sant'Andrea, la chiesa conserva in una cappella interna un tabernacolo rinascimentale attribuito al Sansovino. Sempre proveniente da Sant'Andrea, è possibile vedere un arco trionfale con fregio rinascimentale, collocato ora in un piccolo giardino interno al complesso architettonico. |
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