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Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaFontana
TitoloFontana Grande o Degli Unicorni, Ronciglione
Indirizzo01037 Lazio Viterbo principe di Napoli piazza
Plus codes8FJJ76R8+MR
Periodo1565-1566
DescrizioneLa fontana, realizzata in pietra arenaria e decorata con sculture bronzee, è posta su un basamento circolare di cinque gradini, di cui solo i tre superiori originali, davanti all’attuale palazzo comunale al centro del la piazza Grande o del Comune, l’odierna piazza Principe di Napoli, che insieme all’annessa piazza Duomo, costituisce lo spazio di cerniera tra l’impianto medievale del borgo e l’intervento urbanistico farnesiano, strutturato sul sistema a tre direttrici delle vie del Rosario, Farnesiana e Campana. La fontana è del tipo a due bacini circolari sovrapposti, con un fastigio costituito da un fusto in pietra modanato, impreziosito da sei gigli farnesiani bronzei, di cui uno culminante di maggiori dimensioni, celanti in condotti da cui sgorga l’acqua. Da questi il getto ricade nella vasca superiore, con il gruppo di tre unicorni, emblema farnesiano per eccellenza, posti in posizione radiale intorno al fusto centrale, dalla cui bocca sgorga l’acqua. Il bacino superiore è decorato esternamente da sei mascheroni a rilievo, attraverso i quali l’acqua ricade nella vasca inferiore, decorata esternamente da quattro stemmi farnesiani a rilievo, quelli dei committenti, il due fratelli cardinali Alessandro Farnese junior, e Ranuccio Farnese, quello del ducato di Castro e quello della comunità di Ronciglione (i due leoni affrontati con la roncola). Tradizionalmente assegnata a Vignola, l’opera è stata recentemente riferita all’orafo faentino Antonio Gentili, e datata al 1566, con l’unica eccezione di D. Corrente (E. Guidoni, D. Corrente, Sutri 2006, pp. 59-65), che assegna invece la fontana, almeno per quel che riguarda la sua progettazione allo scultore e architetto fiorentino Niccolò Tribolo, attivo nella ville medicee nella seconda metà degli anni ’40 del XVI secolo, per assonanze stilistiche con le sue fontane di Ercole nella villa di Castello e della Venere nella villa della Petraia. Certamente la fontana venne realizzata da maestranze locali tra il 1565, anno della morte del cardinale Ranuccio, il cui stemma compare sulla vasca inferiore, e il 1566, anno in cui Giovanni Antonio Garzoni da Viggiù, presente tra le maestranze attive nel cantiere di palazzo Farnese a Caprarola già dal 1564, venne eletto perito di parte, insieme con lo scalpellino viterbese Paolo Cacciavino, per valutare il lavoro eseguito dagli scalpellini Nuto di Bernardo fiorentino e Domenico ronciglionese per la nuova fontana pubblica di Ronciglione (F.T. Fagliari Zeni Buchicchio, s.v. Garzoni, Giovanni Antonio in D.B.I., 52, 1998).

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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