Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaTorre
TitoloTorre dei Pierleoni
Indirizzo00186 Lazio Roma 20 Via di San Giovanni Decollato via
Plus codes8FHJVFQJ+RP
PeriodoXIII–XX sec.
DescrizioneL'edificio che sorge oggi al n. 20 di via di San Giovanni Decollato, circondato da un piccolo giardino, faceva parte dei vasti possedimenti che avevano in questa zona della città i Pierleoni, ricca e potente famiglia che emerge alla fine dell’XI secolo, grazie ad una forte disponibilità di capitali. La torre dei Pierleoni, originariamente collocata nella scomparsa piazzetta del Ricovero, presso l’attuale palazzo dell’Anagrafe, fu risparmiata dai lavori per gli argini del Tevere della fine dell’Ottocento, grazie all’intervento, tra gli altri, dell’ingegnere e archeologo Rodolfo Lanciani, ma dovette subire le demolizioni per la costruzione della via del Mare (attuale via del teatro di Marcello) e degli edifici adiacenti nei primi decenni del XX secolo. Il fitto tessuto urbano circostante fu sconvolto dalle demolizioni che coinvolsero anche la casa dei Pierleoni, interessata dai restauri diretti dal proprietario dell'epoca, l'architetto e archeologo Antonio Muñoz (1884-1960), che portarono alla quasi completa demolizione dell'edificio, costituito originariamente da murature in tufo, e alla sua ricostruzione in mattoni, nell’attuale posizione, tra il 1935 e il 1940. Dell'antica fabbrica si conservano le cornici delle finestre bifore e trifore con archetti trilobati ogivali che si aprono al secondo piano e, al pianterreno, lo stemma della famiglia dei Pierleoni (un leone rampante scaccato) che adorna ancora oggi il portaletto ad arco restaurato, ricordando i secoli del basso medioevo in cui la nobile famiglia di antiche origine ebraiche dominava la scena politica della città. Una serie di tre acquerelli di Ettore Roesler Franz, eseguiti nel 1888, documenta l’edificio prima delle modifiche ottocentesche e delle demolizioni del Novecento. I Pierleoni possedevano nell’area circostante vaste proprietà che comprendevano la torre sull’isola Tiberina alla testata del ponte Fabricio, poi passata ai Caetani.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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