Punti di interesse turistico della regione Lazio
Categoria | POI |
Titolo | Borgo di Valentano |
Indirizzo | 01018 Lazio Viterbo Valentano Centro urbano |
Plus codes | 8FJHHR89+H8 |
Periodo | XV-XVI secolo |
Descrizione | Nel 1354 la terra di Valentano fu concessa da papa Innocenzo VI a Puccio, Pietro e Ranuccio figli di Nicolò Farnese, signore di Canino, quale segno di riconoscenza per aver combattuto al fianco del cardinale Egidio Albornoz, inviato dal papa da Avignone a riconquistare le terre del Patrimonio di San Pietro confiscate dai signorotti locali. In questa occasione i Farnese si appropriarono della rocca fortificata facendone la loro residenza abituale. Pochi anni dopo, nel 1368, Puccio e Ranuccio vennero nominati definitivamente governatori di Valentano su concessione di Urbano V, debitore neo confronti del padre Nicolò, che capeggiando la fazione guelfa lo aveva difeso dagli attacchi ghibellini durante il soggiorno del papa a Viterbo. Sotto il dominio Farnese il paese fu sottoposto a continue ristrutturazioni sia del borgo che della rocca, che andò assumendo le forme di palazzo rinascimentale, soprattutto dopo il matrimonio di Pier Luigi Farnese, figlio del cardinale Alessandro, futuro papa Paolo III, con Gerolama Orsini, nel 1519. L'irregolarità urbanistica del paese causata dalla ripa che lo divideva in due, fu interamente colmata con opere di riempimento e con la creazione di gallerie sotterranee, a volte destinate alla raccolta delle acque. Nell’ambito di questi interventi si creò il tridente composto dalle strade di Santa Maria, di Mezzo e della Ripa, con i vicoli che le collegano, anche se, inevitabilmente, fu quasi del tutto cancellato l'impianto medievale originario. L’armonia e la funzionalità delle trasformazioni urbanistiche a cavallo tra XVI e XVI secolo, operate dai Farnese nell’ambito del recupero di tutti i centri e i castelli appartenenti al Ducato di Castro (1537-1649), insieme alla volgere della fortuna con la caduta del ducato, determinarono un sostanziale stallo edilizio nei secoli successivi. Nei locali della rocca è stato istituito il Museo della Rocca Farnese, in cui sono conservati reperti preistorici, medievali e rinascimentali del territorio, e una sezione dedicata alle ceramiche rinvenute nell'antico butto del castello. |
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