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Opere d'arte in Lombardia
Codice scheda | 3y010-00018 |
Numero catalogo generale | 00641784 |
Ente schedatore | R03/ Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi |
Gruppo oggetti | pittura |
Definizione oggetto | dipinto |
Numero oggetti | |
Categoria generale soggetto | sacro |
Identificazione soggetto | Madonna con Bambino e sant'Anna |
Titolo soggetto | |
Nome provincia | Brescia |
Comune | Chiari |
Tipologia edificio di collocazione | palazzo |
Qualificazione edificio di collocazione | privato |
Denominazione edificio di collocazione | Palazzo Faglia-Torri |
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione) | Via Bernardino Varisco, 9 |
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione) | Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi |
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione) | Pinacoteca Repossi |
Tipologia struttura conservativa | museo |
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto | Raccolte d'arte della ondazione Biblioteca Morcelli Pinacoteca Repossi |
Secolo (datazione dell'oggetto) | sec. XVII |
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto) | secondo quarto |
Da (datazione dell'oggetto) | 1625 ca. |
A (datazione dell'oggetto) | 1629 ca. |
Autore/Nome scelto | Caccia Guglielmo |
Ente collettivo/Nome scelto | |
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore | 1568/ 1625 |
Riferimento all'autore | attr. |
Denominazione ambito culturale | |
Riferimento all'intervento | |
Materia e tecnica | olio su tela |
Unità di misura | cm |
Altezza | 97.8 |
Larghezza | 72.2 |
Profondità | |
Diametro | |
Lunghezza | |
Descrizione oggetto | Al centro della tela si vede Gesù Bambino sorretto rispettivamente a sinistra e a destra dalla Madonna e da sant'Anna; nella mano destra tiene una mela; la Madonna è appoggiata ad un piano su cui si trovano alcune erbe e sull'avambraccio destro tiene lo scapolare. |
Notizie storico-critiche | Il dipinto pervenne alla Pinacoteca Repossi grazie al lascito di Antonio Rota risalente ad una data non precisata ma concretizzatosi il 4 maggio 92 quando la moglie Lucrezia Battaggia rimasta vedova a traserire l'opera al museo clarense. Inatti presso la Biblioteca Morcelli ondo Ginnasio b. Inventari si conserva un biglietto da visita di Giovanni Battista Rota al verso del quale si trova una nota manoscritta di Antonio Rota con la quale egli esprime la volontà di donare alla pinacoteca clarense i seguenti tre quadri: S. Anna del Salmeggia; S. Lucia del Paglia; B. Bernardo de' Tolomei di Daniele Crespi. Nella medesima nota Antonio Rota indica anche che in caso di vendita l'importo di tale operazione dovesse essere devoluto alla Congregazione di Carità. Nella medesima busta archivistica è inoltre conservato un biglietto con nota manoscritta di Lucrezia Battaggia ved. Rota indirizzato a don Luigi Rivetti bibliotecario della Morcelliana e direttore della Pinacoteca Repossi con cui il quadro rappresentante la Vergine con Sant'Anna viene donato alla Pinacoteca di Chiari; tale biglietto è datato 4 maggio 92. Al momento del lascito da parte di Antonio Rota quindi il dipinto qui catalogato era ascritto a Enea Salmeggia detto il Talpino; tale attribuzione non recensita da Rivetti u invece accettata in seguito da Lancini. A ricondurre al Moncalvo la tela è stato Terraroli 99 p. 28 che con pertinenti raronti stilistici ha collocato l'opera entro la ine del terzo decennio del XVII secolo. In eetti il dipinto è riconducibile all'artista per più di un motivo: la coincidenza nel trattare la isionomia addolcita del Bambino che si ritrova sia nei puttini alati della cupola di San Vittore al Corpo a Milano oltre che nell'Adorazione dei Magi di Sant'Alessandro pure a Milano già ricordata da Terraroli dove insieme alla stessa tipologia del viso del Bambino qui però non scorciato si notano orti tangenze anche con la isionomia del viso della Vergine che mostra più di un punto di tangenza con la cultura leonardesca iltrata attraverso il magistero di Gaudenzio errari. Altrettanto si può dire della isionomia ailata della sant'Anna prossima alla igura della Vergine nella Peità della parrocchiale di Golasecca per la quale il riscontro non si erma alla tipologia del viso ma anche alla struttura cartacea quasi metallica del velo che copre la testa della donna. D'altro canto al mondo del Moncalvo va ascritta anche l'atmosera umbratile nella quale sono immerse di solito le igure che emergono dal ondo scuro senza prepotenza ma con passaggi chiaroscurali morbidi evidenziati solo attraverso bagliori quasi osorescenti che sembrano conerire una consistenza vitrea alle orme. |
Data stato di conservazione | 2006 |
Stato di conservazione | discreto |
Condizione giuridica | proprietà privata |
Data compilazione | 2006 |
Nome compilatore | Fusari Giuseppe||Scorsetti Monica |
Specifiche ente schedatore | R03/ Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi |
Referente scientifico compilazione | |
Funzionario responsabile compilazione | Bianchi Eugenia |
Data trascrizione | |
Nome trascrittore | |
Ente trascrittore | |
Data aggiornamento | |
Nome aggiornatore | |
Ente aggiornatore | |
Funzionario responsabile aggiornamento | |
Plus Codes | 8FQFGWPH+39 |
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