Enciclopedia

Giòbbe Personaggio biblico, protagonista dell'omonimo libro dell'Antico Testamento, ricordato come esempio di giustizia e soprattutto di pazienza, prefigura la passione di Cristo. Messo alla prova da Dio che, attraverso Satana, gli fa provare una serie di sofferenze e sventure, riesce a sopportarle e superarle mantenendo sempre viva la sua fede nella giustizia divina. 
Libro di Giobbe 
Uno dei cinque libri dell'Antico Testamento detti sapienziali presumibilmente composto dopo la fine dell'esilio babilonese (538 a. C.). Il libro di Giobbe è diviso in varie sezioni: un racconto iniziale in prosa, tre discorsi pronunciati da ciascuno dei tre sapienti amici di Giobbe (Elifaz di Teman, Bildad di Suca e Zofar di Naama) i quali cercano successivamente di confortarlo e ai quali egli risponde nove volte protestando la sua innocenza, un elogio della sapienza, ulteriori interventi di Giobbe, un discorso tra Giobbe e un nuovo personaggio, Eliu, il discorso di Dio a Giobbe con le risposte di Giobbe e un brano conclusivo in prosa contenente il rimprovero di Dio ai tre amici e la riabilitazione di Giobbe. Giobbe è un uomo onesto e giusto, che rifiuta il male e rispetta Dio. Satana sfida Dio a mettere alla prova la fedeltà di Giobbe colpendolo con tremende tribolazioni. Ma, sebbene privato di tutti i suoi beni e con il corpo coperto di piaghe, Giobbe accetta la volontà di Dio. Tre amici, venuti per confortarlo, affermano che le sofferenze di Giobbe sono certamente la punizione per qualche colpa da lui commessa. Giobbe difende la propria innocenza, ma continua a rispettare Dio, pur esponendo la propria esperienza dolorosa e le ingiustizie di cui il mondo è pieno. Eliu, un nuovo interlocutore che sembra aver seguito i dialoghi precedenti, interviene nella discussione e rimprovera Giobbe affermando che Dio è maestoso e giusto. Interviene Dio e, avvolto da un turbine di vento, sfida Giobbe a spiegargli come è stato creato l'universo e come sono ordinate le varie parti di esso (luce e tenebre, neve e grandine, lampi e pioggia, astri e costellazioni, nuvole e fulmini, leoni e corvi, stambecchi e cervi, asino selvatico, bufalo, struzzo, cavallo, falco e avvoltoio, ippopotamo, coccodrillo). Riconoscendo la sua ignoranza di fronte al mistero dei disegni di Dio e alla sua onnipotenza, Giobbe si pente e si cosparge il capo di cenere. Rivolgendosi a Elifaz di Teman, Dio rimprovera i tre sapienti amici di Giobbe perché non hanno detto la verità sul conto di Dio e ingiunge loro di andare da Giobbe e portargli sette tori e sette montoni da offrire in sacrificio. Dopo il sacrificio e la preghiera, Dio libera Giobbe dalle sue sofferenze e gli assegna il doppio delle ricchezze che possedeva in precedenza, facendolo vivere fino a 140 anni. 
Giobbe 
Romanzo di J. Roth (1930). 


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